SKINCARE TREND: Slugging

Se ti appassiona la skincare, avrai sicuramente sentito parlare di "slugging", soprattutto in questo periodo, in cui freddo e sbalzi di temperatura stressano la pelle in maniera considerevole (non che la massiccia esposizione solare in estate sia un toccasana, eh :D).

Quello dello slugging è un trend che sta spopolando ormai da un po' su TikTok e Instragram e che pare sia nato recentemente in Korea.

In realtà, i dermatologi hanno sempre, in qualche modo, consigliato questa pratica per proteggere la pelle irritata e danneggiata, solo che i social hanno trovato un nome accattivante per descriverla.

Ma andiamo per ordine: di cosa si tratta?

Il termine inglese "slug" significa "lumaca", quindi richiama subito l'immagine della scia lasciata dall'animale.

Ed effettivamente questa pratica lascia un effetto di pelle "unta" e lucida, anche se, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non ha nulla a che vedere con la bava di lumaca.

In cosa consiste? 

Consiste nell'applicare sulla pelle, dopo un'accurata detersione e  una corretta idratazione, un ingrediente occlusivo come ultimo step della routine serale.

Questi ingredienti agiscono come idratanti della pelle in maniera indiretta, ossia attraverso il loro potenziale occlusivo, prevenendo la TEWL (perdita d'acqua transepidermica) tramite un film invisibile sulla superficie cutanea.

Ciò permette di creare una sorta di barriera protettiva che impedisce all'acqua e alle sostanze idratanti applicate di evaporare, "sigillandole" sulla pelle.

Gli ingredienti occlusivi aiutano anche a proteggere la pelle da fattori irritanti esterni, come lo sfregamento, il freddo, l'inquinamento, etc...

Molto popolare nei video su tiktok e Instagram, uno degli ingredienti più economici e semplici da reperire in commercio per praticare lo "slugging" è la vaselina (INCI: petrolatum), ottenuta dalla raffinazione degli oli lubrificanti del petrolio.

In base a recenti studi, la vaselina risulta uno degli ingredienti più efficaci nel prevenire la TEWL (secondo uno studio del 2011, il petrolatum ha un efficacia del 98% nel ridurre la perdita d'acqua transepidermica).

Sicuramente, come sappiamo, non è una delle alternative più sostenibili, ed è per questo che l'industria cosmetica cerca costantemente anche ingredienti alternativi.

Uno studio pubblicato nel 2022, ad esempio, ha testato le performance occlusive di oli e burri vegetali, attraverso analisi comparative con il petrolato.

Una delle caratteristiche principali emerse da questo studio è che oli o burri vegetali non provocano un effetto occlusivo immediato, anche se, col passare delle ore, dimostrano di raggiungere una performance quasi comparabile al petrolato (dopo circa 6 ore). Gli scienziati hanno quindi dimostrato come oli e burri vegetali possano tranquillamente essere una valida -e più sostenibile- alternativa.

Un altro studio* ha pubblicato la seguente tabella con alcune alternative:

 A questo punto, però, dobbiamo fare un passo indietro e cercare di capire la differenza tra ingredienti occlusivi, umettanti ed emollienti.

  • Gli umettanti aumentano l'idratazione cutanea attraendo e trasportando l'acqua negli strati superficiali della pelle (tra i più noti, troviamo glicerina e acido ialuronico):
  • Gli emollienti sono sostanze che aiutano ad ammorbidire e idratare la pelle, come burri, oli, ceramidi, etc..
  • Gli occlusivi bloccano la perdita d'acqua trandermica e creano uno strato che protegge la superficie cutanea dalla perdita d'acqua transepidermica (petrolati, oli minerali, dimeticone, etc...). 

Alcuni emollienti possono anche essere occlusivi, come il burro di karité o l'olio di girasole.

E spesso le creme idratanti abbinano ingredienti occlusivi a umettanti e/o emollienti, in modo da migliorarne performance e texture, agire sull'idratazione della pelle, ridurre la TEWL e aiutare a mantenere integra la barriera cutanea.

Diversi studi, infatti, dimostrano che l'uso di soli occlusivi inibisce efficacemente la TEWL, ma non migliora l'idratazione globale della pelle, che può essere invece implementata grazie alla combinazione di ingredienti con funzioni diverse.

Molti dermatologi lo consigliano anche per la pelle sottile e sensibile del contorno occhi e per le labbra.

Il mio consiglio:

Nonostante i prodotti occlusivi non siano comedogeni, se applicati su una pelle a tendenza acneica come ultimo step di una routine non corretta, potrebbero causare un aumento di punti neri e comedoni.

In questo caso, potresti usarlo solo su contorno occhi e labbra.

Questa pratica risulta invece perfetta per pelli secche o molto secche e, spesso, può aiutare a proteggere la pelle in situazioni di stress, compensando, in parte, le funzioni protettive della barriera cutanea compromessa.

Ricorda sempre che gli ingredienti occlusivi, come la vaselina, non idratano in maniera diretta, ma aiutano la pelle a trattenere l'acqua in essa contenuta e potenziano l'effetto di ingredienti idratanti applicati prima, in quanto impedisce ad essi di evaporare.

Usali quindi come ultimo step, applicando uno strato sottile e ricorda che se lo slugging ti fa sentire bene e la tua pelle ne trae beneficio, puoi praticarlo senza problemi, utilizzando gli occlusivi che preferisci.

Puoi fare slugging sia la sera, ma anche al mattino, ad esempio se ami fare attività fisica all'aperto e in inverni la tua pelle non tollera bene il freddo.

Non dimenticare che si tratta pur sempre di una pratica che andrebbe utilizzata all'occorrenza e non come sostituto di terapie in caso di patologie della pelle (in quel caso, sempre meglio consultare un* dermatolog*). 

Regola fondamentale: NON utilizzare retinoidi, esfolianti o sostanze irritanti prima di praticare lo slugging perché l'effetto di tali ingredienti risulterebbe amplificato e rischieresti di danneggiare la barriera cutanea.

Attenzione anche al contorno occhi: se sei soggett* alla formazione di grani di miglio, evita accuratamente il contorno occhi perché lo slugging potrebbe peggiorare la situazione.

E, come sempre, ascolta la tua pelle e non seguire a tutti i costi le mode. ;)

Stay beYOUtiful!

  

Bibliografia:

*S. Bom, M. Fitas, A.M. Martins, P.  Pinto, H.M. Ribeiro, J. Marto, "Replacing Synthetic Ingredients by Sustainable Natural Alternatives: A Case Study Using Topical O/W Emulsions". Molecules 2020, 25, 4887. https://doi.org/10.3390/molecules25214887

J.R. Pinto, S.A. Monteiro E Silva, V.S.S. Holsback, G. Ricci Leonardi, "Skin occlusive performance: Sustainable alternatives for petrolatum in skincare formulations", J Cosmet Dermatol., 2022.

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H. Baldwin, A.F. Alexis, A. Andriessen, D.S. Berson, P. Farris, J. Harper, E. Lain, S. Marchbein, L. Stein Gold, J. Tan, "Evidence of Barrier Deficiency in Rosacea and the Importance of Integrating OTC Skincare Products into Treatment Regimens", J Drugs Dermatol., pp. 384-392 (2021).

J. Brooks, F. Cowdell, S.J. Ersser, E.D. Gardiner, "Skin cleansing and emolliating for older people: A quasi-experimental pilot study", Int J Older People Nurs., 2017 Sep;12(3). doi: 10.1111/opn.12145. Epub 2017 Jan 12. PMID: 28078772.

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J. Levin J, R. Miller R, "A Guide to the Ingredients and Potential Benefits of Over-the-Counter Cleansers and Moisturizers for Rosacea Patients", J Clin Aesthet Dermatol., 2011 Aug;4(8):31-49. PMID: 21909456; PMCID: PMC3168246.

Lista degli ingredienti con la loro funzione: https://ec.europa.eu/growth/tools-databases/cosing/pdf/COSING_Ingredients-Fragrance%20Inventory_v2.pdf

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